ALBA (CUNEO): “GIUSTIZIA PER DJOULDE E ISSA”. MANIFESTAZIONE PER I DUE BRACCIANTI AGRICOLI MORTI DI FREDDO
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Nella notte dell’11 dicembre ad Alba sono stati ritrovati i corpi senza vita di due ragazzi Djoulde e Issa, 28 e 30 anni. Erano deceduti giorni prima, secondo indiscrezioni per avere acceso un fuoco in un luogo chiuso, un ex deposito dismesso dedicato al servizio rifiuti cittadino. Il monossido di carbonio li avrebbe soffocati.
“Sono morti di freddo. Assassinati da una società ingiusta, da una città che spende milioni per pubblicizzare prodotti di lusso, ma che non trova il tempo di pensare agli ultimi, e anzi ruba benessere sruttandone il lavoro schiavizzato, una città con migliaia di alloggi sfitti per timore di insolvenze, di danneggiamenti, o anche solo di troppo rumore. La colpa è della mentalità nazionale intrisa di razzismo, della propaganda xenofoba. La colpa è delle strutture di accoglienza che limitano i posti senza dare alternative, degli iter infiniti nelle questure per ottenere documenti. La colpa è del meccanismo di ricatto totale, che blocca sul nascere gli sforzi di rivendicazione delle fasce più deboli, per timore di perdere quel poco che si è riusciti ad ottenere (un misero lavoro sottopagato e documenti precari ed inutili). Lo diciamo da molti anni: i ricchi qui fanno affari sulle spalle degli ultimi e vantano benessere. Il gigantesco divario porta i suoi frutti. Nel fiore all’occhiello del Piemonte, capitale delle Langhe, si muore per strada”.
Lo scrive il Collettivo Mononoke di Alba che ha organizzato per domenica 15 dicembre una manifestazione per chiedere “Giustizia per Djoulde e Issa”, braccianti agricoli impegnati nella vendemmia. Sentiamo un resoconto della giornata di mobilitazione con Vito del Collettivo Mononoke Ascolta o scarica
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